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Una strategia da utilizzare Rubare i Bui

Strategia Poker - Texas Hold'em Online - Rubare i bui

In torneo di poker una tecnica fondamentale e quando riuscire a rubare i bui degli altri giocatori può fare la differenza tra vincere o perdere.

In alcuni momenti decisivi nel Poker Texas Hold'em (e anche in tornei particolari multi-tavolo) in cui non si può stare a guardare. Quando i bui crescono continuamente, gli stack vengono erosi e i piatti diventano sempre più ricchi già nella fase prima del flop, è tempo di "steal the blind" che tradotto significa "rubare i bui": una tecnica di bluff che dobbiamo conoscere fin da subito e mettere in pratica (ovvio quando è possibile e oltremodo necessario). Ma cosa vuol dire "rubare i bui"?

In modo letterale, è un modo di sfruttare la propria posizione al tavolo per effettuare un rilancio che spinga sia il piccolo e grande buio a lasciare la mano (foldare), permettendo al giocatore che ha aperto il piatto di aggiudicarsi le fiches dei bui. Il motivo per cui si utilizza la parola "rubare" è che spesso e volentieri specialmente nelle fasi intermedie o finali di un torneo o di un tavolo finale) i giocatori tendono a giocare un Texas Hold'em più chiuso e come si dice "solido".
Molto spesso capitano piatti dove i giocatori fuori posizione, senza carte importanti, passano le proprie mani. Proprio per questo, chi è di bottone o di cut-off, sfruttando l'ottima posizione del momento al tavolo e anche con mani marginali, tende a rilanciare il piatto per ottenere, appunto, le fiches nel piatto. Bui, che peraltro, crescono in modo esponenziale in valore man mano che la partita va avanti. Dove a un certo punto entrano in gioco anche gli ante, ossia quelle somme che tutti i giocatori mettono prima del flop. Questi piatti pre-flop diventano quindi decisivi per il proseguimento del torneo.
C'è un momento più opportuno di altri per andare in steal? Per iniziare, quando davvero ne vale la pena. Nelle fasi iniziali, con i livelli bassi e gli stack dei giocatori ancora più o meno dello stesso valore, saranno poche le situazioni simili a quella che abbiamo appena descritto. Anzi, al contrario, i giocatori tenderanno a entrare in quanti più piatti possibili e a rilanciare anche da fuori posizione.
Anche se così non fosse, cercare di rubare i bui di poco valore non è indicato né tantomeno consigliato: come si usa dire, "il rischio non vale la candela". A un tavolo, solitamente, s'iniziano a vedere giocate interessanti quando i momenti centrali della partita, quando le differenze tra gli stack dei giocatori aumentano sempre di più e i timori di uscire dal gioco cresce.

Un salto nel vuoto
Se tutti i giocatori alla nostra destra dovessero decidere di foldare, qualcuno consiglia addirittura il rilancio standard (da 2,5 a 3,5 volte il valore del BB) da bottone senza nemmeno guardare le carte personali. Comunque, il nostro parere, invece, vale la pena non sfidare la fortuna e decidere le proprie strategie solo dopo aver ben valutato le nostre carte personali. E' anche vero, tuttavia, che il nostro range di mani di partenza, in un caso del genere, dovrà adattarsi alla situazione. Quindi, non sarà errato rilanciare carte come 8-9, anche non suited, o K-7, Q-8, A-5, carte consecutive a colore, insomma mani considerate di solito marginali e che in un momento diverso ci avrebbero convinto a lasciare senza pensarci troppo. Il rilancio dovrà essere equilibrato: non troppo basso (altrimenti potremmo consentire proprio a bui di avere le odds per giustificare la chiamata e sarebbe quindi come dare un vero vantaggio agli avversari), ma nemmeno troppo aggressivo, soprattutto perché non abbiamo la certezza che il piccolo e il grande buio non vorranno chiamare o addirittura rilanciare la nostra puntata. Il rilancio, diciamo, ottimale, è tra due volte e mezzo e tre volte e mezzo il valore del BB.

I rischi del gioco
Anche quando giocheremo dal bottone, le nostre predestinate vittime, ossia i bui, avranno la possibilità di parlare dopo di noi nella fase pre-flop. Nessuno può assicurarci che lasceranno la mano a fronte di un nostro rilancio, per quanto corretto possa essere.
Quindi, dovremo prendere in esame anche un all-in degli avversari o comunque un contro rilancio o una chiamata alla nostra puntata. Conviene sempre verificare con molta attenzione lo stack degli altri giocatori: se i bui sono short (corti), sarà molto probabile che a fronte di un nostro rilancio in posizione cercheranno di giocarsi l'intera posta in gioco e con buona probabilità dovremo andare a chiamare l'all-in del buio. Guardiamo le nostre carte e chiediamoci: è davvero un rischio d'affrontare?
Ovviamente, per una corretta valutazione dovremo tener d'occhio non solo il nostro stack e quello degli avversari, ma anche il loro stile di gioco e il momento della partita. Insomma, nessuno, ci obbliga a rubare i bui, anzi, a volte non è conveniente farlo, in particolar modo se la tavolo esageriamo con il "rubare": i giocatori più attenti e esperti, infatti, capiranno presto che si tratta di un bluff e i nostri rilanci da bottone verranno considerati dei tentativi di rubare e, come tali, poco credibili. E se gli avversari sono aggressivi certo non esiteranno a controrilanciare la nostra puntata per metterci alle corde.
Per questa ragione, il nostro consiglio è quello di valutare bene la mossa solo con uno stack importante a giustificare il rischio e, soprattutto, di procedere quando i bui sono alti e gli eventuali controrilanci ci fanno davvero intuire che gli avversari hanno una mano forte.

La difesa
Come difendersi invece quando saranno gli avversari a cercare di rubarci il buio? La pressione di un rilancio ai danni di un buio che, magari, ci costa anche parte rilevante del nostro stack non è cosa poco importante. Aggiungiamoci il fatto che, come detto, l'idea che si tratti di un furto potrebbe condizionarci; il rischio di commettere sbagli e sempre in agguato. La parola d'ordine deve essere: calma! Il Texas Hold'em non è un gioco per frettolosi, ma una disciplina che richiede, tra le altre cose, sangue freddo. Se le carte non ci sorridono, passiamo la mano e lasciamo il buio al nostro avversario senza troppi rimpianti.
Cerchiamo se possiamo, di sfruttare la posizione quando toccherà a noi proporre azione al tavolo da poker. E' chiaro che, nel caso in cui ci capitassero coppie alte o medie, Assi accompagnati o altre buone carte, la nostra mossa dovrà essere quella di raddoppiare o triplicare il rilancio e, perché no, andare all-in. Evitiamo di chiamare la puntata, concedendo così altre tre carte comuni all'avversario e, per giunta, fuori posizione.

Approfittare dell'occasione?
Nel poker online capita che il server (per motivi più variegati, dalla connessione instabile a impegni improrogabili che ci costringono lontani dallo schermo), terminati i secondi canonici per effettuare la giocata, metta in sit-out il giocatore che si assenta e che rallenta lo sviluppo del gioco. In pratica, è come se non fossimo più seduti al tavolo. Il mazziere continuerà a darci le carte, ma queste verranno immediatamente foldate quando sarà il nostro turno e pagheremo entrambi i bui, piccolo e grande, senza, di fatto, avere la possibilità di difenderli. E' sufficiente fare un piccolissimo rilancio perché il giocatore in sit-out passi la propria mano regalandoci le fiches. E qui si apre la questione: è giusto o meno approfittare della situazione? Occorre fare un distinguo. In tavolo di poker online da nove giocatori, se non rilanceremo noi lo farà sicuramente un altro giocatore, per cui il problema, non si pone. Diverso è il discorso in una situazione di heads-up. Buona regola sarebbe aspettare l'avversario quando lo vediamo sconnesso o in sit-out ma, all'atto pratico, sono pochi quelli che davvero lo fanno, approfittando, in pratica, dell'occasione per vincere dei piatti